24/03/12
Pubblichiamo la risposta del nostro Presidente Marino Lupi all'articolo di Massimo Ammanniti "La psicoanalisi e l'autismo" apparso su La Repubblica il 23/03/12.
Gentile Dr. Ammanniti,
le scrivo in relazione al suo articolo del 23/03/2012 su La repubblica con titolo "la psicoanalisi e l'autismo".
Mi presento sono Marino Lupi e rappresento, ne sono il presidente, Autismo Toscana (www.autismotoscana.it) , un'associazione di familiari e genitori che cercano di tutelare i diritti delle persone con autismo e che nella nostra regione rappresenta e ha rappresentato un grande movimento per lo sviluppo della cultura dell'autismo. Abbiamo avuto l'onore recentemente di essere citati da Mario Pirani in un suo articolo.
Vengo al dunque. Mi sembra di poter dire che lei non è un genitore.
Più volte nel suo articolo inizia i suoi ragionamenti "se fossi un genitore".
Caro Dr. Ammanniti, a noi fa molto piacere che qualcuno provi a mettersi nei nostri panni. Noi però saremmo più contenti se ognuno di noi provasse al massimo delle proprie forze a stare nei propri di panni.
I genitori hanno dimostrato nel tempo di sapere bene qual'è la strada da percorrere e più volte l'hanno indicata.
Lei sarà a conoscenza di che cos'era il mondo dell'autismo in Italia sino a pochissimi anni fa, mentre nel resto del mondo si ragionava diversamente.
Sarà a conoscenza del fatto che il movimento dei genitori e specialmente Autismo Toscana con la sua azione è stata determinante nel cambiare il modo di considerare e trattare queste persone, cittadini, affetti da questa disabilità.
Sarà certamente al corrente dei disastri compiuti dalla psicoanalisi e dal mondo che la rappresenta nei confronti di schiere di persone con autismo ai quali non è stato fatto nessun trattamento corretto.
Sarà a conoscenza di quanto è successo a tante persone con autismo a cui è stata somministrata una pratica, la psicoanalitica, priva di qualsiasi "verifica della scienza".
Sentire tornare a galla la parola psicoanalisi per tanti di noi significa riaprire la porta della notte, delle colpe, dell'esclusione.
Noi genitori sappiamo bene la strada da compiere e devo dire che l'abbiamo sempre conosciuta prima e meglio di un mondo scientifico ancorato in maniera inspiegabile ad un passato inspiegabile in maniera autoreferenziale,
Per quanto riguarda le linee guida le posso dire che la mia associazione, quindi i genitori, Autismo Italia e FANTASIA (la nuova federazione delle Associazioni dei genitori in Italia) si è apertamente schierata a favore.
Per quanto riguarda il sostegno "psicologico" al "paziente" e alla famiglia beh, io di professione faccio il medico e non ci vedo nessuna differenza con il sostegno psicologico che deve essere fornito da un professionista alla persona o persone che ha in cura. E' evidente che serve e fa parte degli strumenti del medico se poi questo è un neuropsichitara avrà meglio ancora strumenti più raffinati in questo settore. Questo non significa che siano parte di una linea guida di intervento che è altra cosa ed è diretto ad una patologia secondo quelle evidenze scientifiche che purtroppo la terapia psicoanalitica non ha e non ha trovato in tutti quegli anni in cui è stata imposta a tanti, tanti ragazzi.
Cordialmente
Marino Lupi