Inaugurata la casetta di legno degli ortolani coraggiosi

01/02/2015

"...E' la gente  che fa la Storia, che quando è il momento di scegliere e di andare te la ritrovi tutta con gli occhi aperti che sanno benissimo cosa fare.,."

Sabato 31 gennaio, alla presenza di autorità e di tante, tante persone, è stata inaugura la casetta di legno a Ventignano. Quella casetta di legno che per i prossimi mesi andrà a dare comfort ai ragazzi che lavorano alla serra e nell'orto e che quando la Casa di Ventignano verrà riaperta,diventerà un ulteriore strumento nel progetto autismo e lavoro agricolo. Il Sindaco di Fucecchio ha annunciato che la Casa verrà riaperta in primavera. A giorni verrà comunicata la data. I lavori di riparazione intanto continuano. Il Direttore Generale della ASL 11 Monica Piovi ha dichiarato che la strategia aziendale punta sempre di più sull'inserimento lavorativo dei nostri ragazzi, secondo un protocollo che si sta perfezionando. Dal palco è intervenuto Marino Lupi, Presidente di Autismo Toscana del quale si allega l'intervento (leggi l'intervento). Questa esperienza sta tracciando una strada. Molte sono le esperienze in cui i ragazzi con autismo provano a svolgere attività lavorative. Ma qui si prova a sperimentare un'attività lavorativa giornaliera, secondo le capacità di ognuno, nell'ambito di un percorso lavorativo vero. Reale. I ragazzi migliorano e stanno bene. Sono felici. Danno un senso alle proprie giornate. Questo progetto sta suscitando molto interesse e da più parti ci vengono chieste informazioni su come siamo arrivati a questo livello e come fare. La casetta di legno aggiunge uno strumento molto importante. Con la casetta la serra diventerà interamente laboratorio dove i ragazzi imparano per poi trasferirsi a lavorare nell'orto e la casetta diventerà un vero e proprio annesso agricolo: vi si prepareranno le cassette, ci sarà il magazzino e tutto quanto necessita e si può fare. Insomma con la casetta stiamo cercando di realizzare una piccola azienda agricola dove i nostri ragazzi lavorano. E lavorano insieme in armonia con altri ragazzi che provengono dalla salute mentale del centro de La Badia, e che, più esperti in questa attività, aiutano i nostri ragazzi ad imparare. Il tutto si può realizzare grazie all'attività della cooperativa Sinergic@ che è il vero motore di questa attività.

Realizzare questa casetta è stato facile. Come ho detto spesso noi abbiamo avuto l'idea ma la comunità, che si è stretta attorno ai nostri ragazzi dopo il 10 novembre, giorno del fulmine, l'ha finanziata, attraverso centinaia di donazioni. Ed è per questo che abbiamo iniziato questo articolo con le parole di una canzone di De Gregori a noi molto cara (La storia siamo noi) perchè le persone, la gente ci ha indicato la strata, ci ha dato un mandato: vogliono che i nostri ragazzi continuino a lavorare, che continuino ad andare a Ventignano a lavorare, a sporcarsi lavorando. Ad essere stanchi alla sera dopo aver lavorato, come ciascuno di noi. Non puntare su questa strada sarebbe come non rispettare questo mandato che ci è stato dato.

Ed  è per questo che alla facciata della casetta abbiamo appeso una targa con i nomi di tutti coloro che hanno voluto contribuire a vario titolo alla realizzazione di ciò che prima era un sogno, poi un desiderio impossibile da realizzare ma che ora è una realtà

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