18/10/10

Mercoledì 20 ottobre presso la sede della USL 11 si parlerà della Casa di Ventignano.

Un bilancio dopo 10 mesi dall'apertura e una riflessione sul futuro della Casa stessa.

Il bilancio è buono, le famiglie sono contente. Rimane il nodo regolamentare da sciogliere riguardo alla permanenza nella casa da parte dei ragazzi.

Attualmente sembra che l'età dei 25 anni sia considerata un'età in cui si pensa che i ragazzi possano uscire.

Per andare dove?

Noi riteniamo questa norma regolamentare assolutamente non giusta. L'abbiamo già detto a più riprese. Crediamo che nell'incontro di mercoledì prossimo questo problema sarà sicuramente superato.

I nostri amministratori storicamente hanno sempre dato prova di grande sensibilità e vicinanza nei confronti dei propri concittadini meno fortunati. Anche la realizzazione della Casa di Ventignano, primo esempio di centro diurno completamente a gestione pubblica dedicato ad una singola problematica,  ne è un esempio molto importante. La Casa di Ventignano nasce per dare risposte a chi di risposte non ne aveva.

Questi amministratori sono consapevoli che mettere una barriera che impedisca le valutazioni caso per caso dei ragazzi è profondamente ingiusta.

E poi c'è da dire che finalmente nella nostra regione grazie al lavoro e ai risultati dell'Osservatorio Regionale per l'Autismo, forse per la prima volta riusciremo a definire bene il problema Autismo. Non è questo momento, all'inizio di questo percorso, di mettere barriere che potrebbero ostacolare il lavoro e lo sviluppo del progetto.