Buone prassi da seguire davanti al rischio che una persona con grave disabilità contragga il covid vivendo in casa famiglia

16/12/2020

L’associazione “ASMeD Associazione per lo studio dell’assistenza medica alla persona con disabilitàassieme alla Società Italiana di Ergonomia e Fattori Umani ha elaborato delle indicazioni operative igienico-sanitarie ed ergonomiche per la gestione del rischio COVID-19 con le persone con disturbi del neurosviluppo e/o disabilità intellettiva, nelle strutture ospedaliere, in quelle semiresidenziali, residenziali e negli inserimenti lavorativi.

Il documento è stato redatto da professionisti membri delle due associaizoni, sulla base della propria esperienza professionale durante la gestione della pandemia da SARS-CoV-2.

 

L'obbiettivo del documento è rimettere al centro le persone e costruire le risposte attorno ai più fragili. Così facendo gli ambienti di vita e di cura, i protocolli e le prassi (che di seguito proponiamo) verranno di conseguenza.

 

In conclusione “i principi pratici” sono:

 

• I pazienti con disabilità hanno diritto a ricevere le cure più adeguate alle loro necessità e al loro stato di salute, su base di eguaglianza con gli altri.

• I pazienti con disabilità non devono subire discriminazioni per la loro condizione di disabilità.

• È necessario che i bisogni delle persone con disabilità siano rappresentati negli organi decisionali per la gestione della pandemia, a livello regionale e nazionale.

• Il principio delle residenzialità a misura di persona, di nucleo familiare, dovrebbe essere un elemento fondante nella gestione del rischio da contagio Covid-19, avviando così tutte le riorganizzazioni possibili nel breve e medio periodo, seguite da una riforma generale nel lungo periodo.

• I principi e metodi ergonomici del design for all – “progettazione universale” dovrebbero guidare gli interventi di progettazione, riprogettazione e accomodamento degli ambienti di vita e di cura, degli arredi, degli oggetti d’uso quotidiano.

• Le persone con disabilità, nella prevenzione, così come nei percorsi clinici, diagnostico terapeutici, hanno il diritto di vedere applicato il principio dell’accomodamento ragionevole. Tra questi rientrano:

- esecuzione di test di provata affidabilità, che comportino una minor invasività ed una maggiore tolleranza (salivare, nasale superficiale), in sostituzione del tampone nasofaringeo e in caso di indisponibilità, adottare procedure di prevenzione adattate;

- presenza di accompagnatore durante la degenza ospedaliera;

- rendere possibili le visite dei familiari nelle residenze;

- rendere possibili le uscite delle persone con disabilità dalla residenza, nel rispetto delle misure di prevenzione necessarie;

- rendere possibili le normali attività delle persone con disabilità, alla stregua della popolazione generale;

- organizzare uno spazio vitale per le relazioni negli ambienti in cui prestare l’assistenza in caso di contagio da Sars-CoV-2 in condizioni asintomatiche e sintomatiche

• Sarà necessario dare priorità alle persone con disabilità residenti nelle RSD, nelle case famiglie e agli operatori, nella somministrazione del vaccino quando disponibile.

Leggi il documento per intero:

 

 Indicazioni operative Covid_19_disabilità intellettiva def 05_12_2020 TB   

 

 ALLEGATI  Indicazioni operative Covid19 residenze CDD

 

 

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