Una voce sola per dare speranza ai nostri figli

Accordo fra associazioni di genitori

21/03/2016

Si sono incontrati, si sono parlati e si sono capiti. Così è successo fra Rolando Terreni, presidente dell'associazione "I ragazzi di Cerbaiola" e Marino Lupi, presidente dell'Associazione "Autismo Toscana". Non più incomprensioni, non più strade divise ma un unica voce come se avessero un solo figlio. Tutto questo per cercare di dare il migliore fututro possibile alle persone che rappresentano e a tutte le persone disabili del nostro territorio. Per questo è stato  scritto un comunicato indirizzato al Direttore de La Nazione Cronaca di Empoli dove erano stati pubblicati articoli che potevano far pensare ad opinioni diverse fra le associazioni sulla programmazione e realizzazione dei servizi per disabili nel nostro territorio:

Gentile direttore, in merito all’articolo comparso sul suo giornale martedì scorso, sulla realizzazione del centro per disabili, che sembra mettere in contrapposizione le nostre associazioni, vorremmo chiarire le nostre posizioni nella discussione sulle politiche per la disabilità nel nostro territorio. Le nostre sono associazioni di familiari che rappresentano i nostri figli, il loro diritto alla vita da cittadini liberi, ad una vita piena e dignitosa, ad avere una casa e una famiglia, alla ricerca di un lavoro, alla scelta del luogo in cui vivere e delle persone con cui vivere. Le nostre sono associazioni, noi tutti abbiamo obiettivo unico e comune: garantire ai nostri figli la possibilità di essere parte della propria comunità e il diritto a scegliere, direttamente o tramite noi che li rappresentiamo, la strada migliore possibile per la loro vita adulta, anche quando non saremo più in grado di accompagnarli. In questa battaglia che, per noi è quotidiana, ma è anche la battaglia della nostra vita, non ci sono differenze tra i nostri figli, qualunque sia la loro disabilità, sono un unico figlio, nostro e, vogliamo sperare che sia anche di tutta la nostra comunità. Per questo non possono esserci contrapposizioni nel nostro lavoro di costruzione dell’emancipazione dei nostri figli e delle nostre figlie. Per questo non possiamo accettare che la discussione delle politiche per la disabilità nell’Empolese Valdelsa avvenga su tavoli separati, precludendo così la possibilità di mettere a confronto bisogni, desideri, aspettative, prospettive, progetti di vita, un confronto che porterebbe alla sintesi della migliore soluzione possibile, compatibilmente con le risorse disponibili. Chiediamo, quindi, alle istituzioni locali – Comuni e Azienda Sanitaria e alla regione Toscana, la possibilità di approfondire e discutere collegialmente, associazioni e amministrazioni a un tavolo paritario, di strutture (in primis della necessità di  ammodernamento e/o sostituzione di Cerbaiola, di nuovi centri diurni moderni e adeguati alla vita delle persone che li utilizzano, dei posti per soggiorni temporanei di emergenza, di case per la vita) e progetti di vita, in coerenza con le linee politiche di indirizzo della Regione Toscana ben sintetizzate nella proposta di Testo unico su diritti e le politiche per le persone con disabilità.Chiediamo un confronto reale a aperto, nei luoghi deputati, che sostituisca la banalizzazione a scontro sui giornali, per dare una voce vera a coloro che spesso non l’hanno, ai nostri figli.

Rolando Terreni, presidente dell’Associazione I ragazzi di Cerbaiola

Marino Lupi, presidente di Autismo Toscana

 

 

 

 

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