La voce dell'Autismo

12/12/2015

Sabato 28 novembre, a Fucecchio, si sono riunite la maggior parte delle Associazioni del territorio regionale Toscano per cercare di dare un nuovo impulso al sostegno e all'attività che da anni queste associazioni svolgono. Per cercare di ripensare che cosa si intende per cura, presa in carico ed opportunità di vita per i nostri ragazzi. Presenti alla riunione:

FISH Toscana (Federazione Italiana per il Superamento dell'handicap)

Autismo toscana
Autismo Apuania (Massa e Carrara)
Autismo in blu (Pescia)
Autismo Livorno
Autismo Siena il Piccolo principe

Autismo Arezzo
Opera santa Rita Prato
Angsa Toscana Lucca
Autismo casa di Ventignano
Autismo Pisa
Agrabah Pistoia
Cooperativa sociale agricola Sinergic@ onlus Empoli

Cooperativa sociale "Liberamente" onlus Firenze
associazione Ulisse Onlus Firenze

In questa riunione le associazioni presenti hanno deciso di unirsi alla richiesta della FISH TOSCANA e delle altre reti regionali rappresentative delle associazioni delle persone con disabilità (FAND, DIPOI, Coordinamento toscano delle Associazioni per la salute Mentale) fatta all'Assessore alla Diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria della Regione Toscana Stefania Saccardi per avviare un confronto istituzionale strutturato sulle politiche regionali relative ai servizi per l’inclusione delle persone con disabilità, al fine di:

a. individuare standard di qualità dei servizi più conformi ai principi e gli obblighi derivanti
    dalla ratifica della convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (L- 18/2009);
b. rivedere i criteri di accreditamento sulla base di tali standard ;
c. elaborare linee guida regionali sui percorsi di sostegno alla vita indipendente e alla vita nella comunità.”

La volontà delle Associazioni presenti all'incontro è quello di:

  • ripensare che cosa si intende per cura, presa in carico ed opportunità di vita per i nostri ragazzi;
  • uscire dalla logica del posto, del posto letto, dei contenitori.
  • Parlare di progetti e di percorsi individuali come per ciascun cittadino. Di opportunità di vita.​

I concetti fondamentali usciti da questo incontro e per i quali lavoreremo sono:

  • Non si può prescindere da una formazione  di tutti gli operatori secondo le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità con un adeguato budget;
  • Il coinvolgimento della famiglia ( non dimenticando i fratelli) in tutte le fasi della vita della persona autistica , creando  sinergie tra famiglia, operatori del settore autismo ,  mondo della scuola (dalla scuola d’infanzia alle superiori ) , mondo del lavoro;
  • Il rispetto della territorialità: ogni nostro ragazzo ha diritto a vivere nel territorio che sente suo, dove è conosciuto e non deve essere spostato come una borsa nell'interesse dei servizi, che in virtù della necessità di parlare di progetti e di percorsi individuali, devono adattarsi alle esigenze persone;
  • opportunità di vita per gli adulti: e non presa in carico che spesso per gli adulti significa istituto. Opportunità di vita, occupazione, lavoro più o meno assistito o protetto che permetta ai nostri ragazzi di dare un senso alla propria vita. Uscire dalla logica del posto, del posto letto, dei contenitori e concentrarci sulle opportunità di vita attraverso progetti e percorsi individuali;
  • Realizzare nel territorio di ciascuna persona affetta da disabilità una domiciliarità protetta: il diritto a vivere in piccole abitazioni, appartamenti, case, insieme a qualche altra persona con la protezione e l'assistenza dei servizi.

Seguiranno iniziative pubbliche

 

 

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