11/05/2011
11/05/11
Dopo il divieto di trapianto alle persone con disabilità la Regione Veneto emana una altra perla legislativa modoficando la Legge 30/2009 introducendo la priorità di accesso ai servizi per i disabili, creando di fatto le liste di attesa e decidendo di far pagare parte dei servizi diurni.
Quando la nave affonda, se le scialuppe non sono sufficienti per tutti, si decide di sacrificare sempre i soliti: gli ultimi.
Riportiamo la lettera al giornale di Vivenza del Presidente del Comitato Vicentino Handicap Riccardo Cagnes sull'argomento che dice fra le altre cose:
"...Se dunque si introduce la filosofia che chi ha un problema sociale debba provvedervi in prima persona non si capisce perché, con la propria fiscalità, i disabili e le loro famiglie debbano contribuire a pagare servizi che per
quest’ultimi rimarranno totalmente inutilizzati (scuola, università, trasporti, ecc.)...".
L'aria che si sta respirando intorno alle persone con disabilità si fa sempre più pesante. A farne le spese, sono prima di tutto i più deboli, i più fragili. Condizione che fisiologicamente,può toccare tutti noi.
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Ed eccomi qui a raccontare di quanto successo pochi giorni fa. Un evento raccontato tante volte e forse per questo...
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