Ancora una tragedia dell'Autismo

24/04/2010

28/04/10
Ancora non si placa l'eco della tragedia di Gela: una mamma disperata, senza lavoro, esce di senno alla notizia che anche il secondo figlio, come il primo, è autistico e con il gesto più terribile, cerca di far  cessare quello strazio al quale non sa far fronte da sola.

Questa è l'ultima di ripetute tragedie che hanno per protagonisti familiari di persone con autismo che fa oltremodo riflettere su come ancora oggi, nonostante le conoscenze attuali i diritti dei bambini con autismo ad essere curati con terapie valide ed efficaci, ad essere educati e a vivere in modo sereno nella società sono ancora continuamente calpestati.

Dal canto loro i servizi sociali e sanitari continuano a dimostrarsi impreparati culturalmente e inadeguati a dare risposte sia per i bambini che per gli adulti con autismo

(è bene non dimenticare il caso del dr. Sergio Piscitello  l'anziano medico "costretto" ad uccidere il proprio figlio autistico di 35  anni http://www.autismotoscana.it/index.php?p=48; )


Sicuramente questa mamma verrà condannata: certo, ha commesso il più terribile dei reati, ma la frequenza di episodi di questo tipo ("papà spara al figlio autistico", "mamma che si getta dalla finestra col figlio autistico") dovrebbe far riflettere e spingere a chiedersi se non sia il caso piuttosto di cercare altre responsabilità per queste tragedie.
Sicuramente i responsabili dei servizi mai erogati non verranno coinvolti nè tanto meno condannati.

Marino Lupi


da un articolo di Liana Baroni:
http://www.superando.it/content/view/5843/112/


 

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