2 Aprile 2022: Perchè a San Salvi

22/03/2022

 

Le ultime due manifestazioni del Coordinamento regionale toscano delle associazioni per l’autismo nella Giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile 2019 e 2021 sono state improntate alla rivendicazioni di quei diritti ben riassunti nel motto del Coordinamento stesso “e ora la vita”. Quest’anno si è deciso di scegliere come sede dell’iniziativa un luogo simbolico, che già da solo dia un senso alla giornata. Avremmo potuto scegliere una scuola o un ospedale, un luogo di lavoro, per affrontare e per parlare del diritto all’istruzione o al lavoro o alla salute. Abbiamo deciso di affrontare il diritto alla libertà di vivere nelle nostre comunità come cittadini come tutti gli altri. Da qui la decisione di svolgere la nostra iniziativa nela Giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo del 2 aprile 2022 a San Salvi, l'ex Ospedale Psichiatrico di Firenze. La sede sarà il padiglione 16, nei locali del teatro “San Salvi Città Aperta”. Teatro voluto, dall’ultimo direttore dell’ex Ospedale psichiatrico Pellicanò, per far entrare la città dentro l’ormai ex manicomio. Abbiamo scelto il luogo della non vita per antonomasia, dell’esclusione totale, per rivendicare il nostro diritto alla vita, all'inclusione sociale: mai più in un istituto, mai più concentrazione di matti o disabili mentali in un luogo chiuso. Vogliamo vivere nelle nostre città, in mezzo a tutti, ai nostri amici, vicino ai nostri cari, con le necessarie protezioni. Anche oggi il destino dei nostri figli, in mancanza di una politica di integrazione, è segnato. L’istituto li aspetta. Certo, gli "istituti moderni”, non hanno più i nomi terribili di un tempo. Hanno nomi che mascherano la loro realtà: polo della disabilità, campus, villaggio per l’autismo, i più fantasiosi e poi i più collaudati Centro o RSD. Il risultato non cambia. Istituti, manicomi mascherati, concentrazione di disabili, esclusione dalla società. Quando i genitori arrivano a fine corsa e non ce la fanno più, i figli vengono spostati, sradicati dalla propria comunità, proprio come un pacco ingombrante, e portati... dove c’è un posto. Non conta quanto lontano da casa. Questo semplicemente perché sei disabile. Internati, imbottiti di farmaci, ad aspettare che la vita scorra nella maniera più “tranquilla possibile”. Ad oggi la gran parte della spesa regionale per l’autismo è destinata a poche centinaia di persone internate da anni. Per gli altri, per la loro abilitazione ed integrazione nella vita, solo briciole. In attesa di diventare uno di quelli internati. L’autismo è un problema enorme sottovalutato nei numeri e nella gravità. La letteratura ci dice che uno ogni 75 nati ha un disturbo dello spettro autistico. I conti sono facili. Siamo di fronte a molte miglia di persone non assistite, non trattate, abbandonate al proprio destino. La mancanza di una politica per l’autismo è una grave colpa evidente.

 

Da San Salvi vogliamo nuovamente ribadire il nostro NO a questa storia già scritta, il nostro NO a tutte le forme di istituti, villaggi per autistici, campus per l’autismo, manicomi mascherati e abbelliti da inutili orpelli ornamentali.

Il nostro grido sarà forte e arriverà forte. Da San salvi ribadiremo la necessità di una politica per l’autismo assolutamente assente.

Abbiamo diritto alla nostra vita.

 

Sabato 2 aprile 2022 ore 11, Firenze, Ex Ospedale Psichiatrico San Salvi, via San Salvi, 2, Padiglione 16 – Teatro San Salvi Città Aperta”. In diretta Facebook

 

Marino Lupi

 

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