Andare all'ospedale San Giuseppe di Empoli per curarsi sarà più facile anche per le persone con disabilità intellettiva

18/02/2015

Dopo l'implementazione del servizio di odontoiatria speciale nel 2013, che ha indotto a sistematizzare un percorso chirurgico per le persone con disabilità intellettiva, (persone affette da difficoltà relazionali di varia intensità il cui elemento principale è rappresentato da gravi problemi di comunicazione, per carenze di strumenti comunicativi o per deficit ideativi, da cui deriva la scarsa o nulla collaborazione con gli operatori sanitari),  in questi giorni, presso l'ospedale San Giuseppe di Empoli, ASL 11,  è stato approntato un nuovo modo per accogliere ed aiutare a curarsi persone affette da disabilità intellettiva e della comunicazione. Viene costituita una vera e propria equipe ospedaliera per la disabilità, costituita da professionisti che assumono la funzione di referente per un'area sanitaria dell'ospedale - ragionevolmente omogenea per tipo di servizi (chirurgica, medica, diagnostica, ecc) con ruolo di case manager nei casi più complessi o comunque di riferimento per i casi specifici e per l'organizzazione dei percorsi nella propria area. La volontà è quello di realizzare quindi, all'interno della struttura ospedaliera e sanitaria, percorsi diagnostico – terapeutici a misura delle persone con disabilità e sviluppare programmi di formazione per il personale sanitario riguardo la disabilità e le problematiche ad essa connesse per poter garantire il diritto di accesso a tutte le cure, non soltanto quelle legate all’eventuale specifica patologia da cui deriva la disabilità stessa, ma anche alle cure per altre patologie, nonché ai programmi di prevenzione. Con queste nuova procedura la struttura ospedaliera valuta la necessità di una presa in carico del disabile grave, con un modello organizzativo e di cultura medica di accoglienza differente per il soggetto che non è in grado di usufruire in modo adeguato dei normali percorsi diagnostici e terapeutici. I disabili con problemi comunicativi sono quelli che “soffrono due volte, perché hanno un problema nuovo di salute ma che non sono in grado di raccontarlo”.  Il Medico di famiglia assume in questo percorso un ruolo centrale per l'indirizzo e la guida della persona in questo percorso. Quindi il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico di famiglia che saprà indicare la giusta strada. Inoltre, per ogni chiarimento, è possibile contattare il numero verde dell’Azienda Usl 11 di Empoli 800 833 302 dal Lunedì al Venerdì 07.30-19.30/ Sabato 07.30-13.00

 

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Un commento di Marino Lupi, Presidente Autismo Toscana.

Con grande soddisfazione e felicità scrivo solo poche righe a commento di questa notizia che pubblichiamo sulle pagine del nostro sito. Da Aspettavamo da tempo la realizzazione di questo percorso che abbiamo fortemente voluto insieme ad altre associazioni. Un grande risultato che fa fare uno scatto in avanti  alla nostra comunità. I nostri ragazzi, i nostri amici affetti da gravi disabilità intellettive e della comunicazione ora potranno curarsi con maggiore facilità. Nell'ospedale di Empoli troveranno professionisti con una formazione specifica pronti ad accoglierli per curali meglio. I notri ragazzi, i nostri amici affetti da gravi disabilità intellettive e della comunicazione, come tutti noi, possono ammalarsi, possono avere problemi di salute più o meno importanti e come tutti, diventando adulti e invecchiando, nel normale ciclo della vita, possono vedere questi problemi diventare più frequenti. Problemi a cui fino ad oggi ci si avvicinava con qualche difficoltà. Ora si cerca di andare oltre. Si cerca di prevedere questi problemi per queste persone nel tentativo di dar loro la risposta dovuta. E' un giorno importante per i nostri ragazzi e per la nostra comunità che domani sveglierà più forte, più matura, più accogliente e più civile. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto. Grazie a tutti coloro che ci lavoreranno accogliendo i nostri ragazzi e un grazie particolare alla Dott.ssa Eluisa Lo Presti, della Direzione Ospedaliera, che ha fortemente voluto questo progetto e coordinato il gruppo di gruppo di lavoro.

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