E ora non mi rinchiudere - Presentato il Manifesto per la vita libera delle persone con disturbi mentali e disabilità intelletiva

28/02/2016

Ieri 27 febbraio, a Empoli, è stato presentato il Manifesto per la vita libera delle persone con disturbi mentali e disabilità intellettiva, contro il rischio di una nuova istituzionalizzazione (leggi il manifesto). L'iniziativa e il manifesto sono stati realizzati dal Comitato "E ora non mi rinchiudere". Autismo Toscana ha aderito a questo comitato si dalla nascita ed è uno dei primi firmatari del manifesto insieme a gran parte delle associazione per l'Autismo di tutto il territorio regionale toscano:  Autismo Apuania (Massa e Carrara),  Autismo in blu (Pescia),  Autismo Livorno,  Autismo Siena  il Piccolo principe, Autismo Arezzo, Opera Santa Rita Prato,  Angsa Toscana Lucca, Autismo Casa di Ventignano,  Autismo Pisa,  Agrabah Pistoia, Associazione Ulisse Onlus Firenze. Leggi l'elenco completo dei primi firmatari. Il Manifesto si propone di essere al fianco delle persone con disabilità o disturbi mentali per il conseguimento di una vita libera e contro il vento di una nuova istituzionalizzazione che sta soffiando forte in Toscana e di cui il centro per 100 persone in costruzione a San Giuliano Terme e il progetto di costruirne uno per 70 persone a Empoli ne sono un esempio allarmante. Da tempo Autismo Toscana e le associazioni per l'Autismo sopra citate hanno dato l'allarme per questa deriva, per questa semplificazione che porta ad un inevitabile ritorno indietro nella cultura della disabilità e della diversità. Un ritorno verso situazioni che pensavamo non appartenessero più alla nostra cultura. Per questo è stato chiesto un incontro all'Assessore Regionale alla Salute e ai servizi sociali Stefania Saccardi (leggi la richiesta), richiesta alla quaòle ad oggi non abbiamo avuto risposta. 

La presentazione si è svolta in una cornice di grande partecipazione anche emotiva visto l'argomento trattato. 

Dopo la lettura densa di pathos del Manifesto da parte di Firenza Guidi, regista scrittrice e autore di performance, e gli interventi di Don Andrea Cristiani, consultore del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, della psichiatra dr.ssa Giovanna del Giudice, Presidente della Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo F. Basaglia,  e di Massimo Toschi, consigliere per la disabilità della presidenza della Regione Toscana, che ha portato al Convegno una lettera di apprezzamento del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi indirizzata alla nsotra associazione, si è tenuta una tavola rotonda coordinata da Donata Vivanti, presidente della F.I. S.H. Toscana, con gli interventi di Adriano Amadei, segretario generale di Cittadinanzattiva Toscana, dr.ssa Daniela Bolelli, della Società italiana psicoterapia psicoanalitica e Adriano Turi, responsabile coordinamento H CGIL Toscana.

Tutti interventi di alto livello istituzionale e scientifico che, oltre ad aver sostenuto il Manifesto, hanno espresso la loro contrarietà ad interventi che possano prefigurare una nuova istituzionalizzazione delle persone con disabilità mentale e hanno auspicato che gli Enti Locali e la Società della salute sottopongano ad una revisione critica e a un dibattito più ampio il progetto per il Centro polivalente da 70 posti di cui è stata proposta la realizzazione a Empoli. Progetto di cui sono stati evidenziati gli aspetti critici rispetto all’obiettivo primario di garantire alle persone il diritto ad una vita indipendente, e quindi la necessità valutare con attenzione la possibilità alternativa di destinare le risorse disponibili a interventi più mirati ad assicurare alle persone il diritto a vivere pienamente integrati nella comunità e a sviluppare le proprie potenzialità, anche con inserimenti lavorativi.

Dopo vari interventi, tra i quali quelli di Gemma Del Carlo, presidente FASM Lucca e del Coordinamento delle Associazioni Per La Salute Mentale, di Enrico Sostegni, consigliere regionale, dell’on. Filippo Fossati, deputato, di Varis Rossi, sindaco di Empoli negli anni ‘80/’90 e poi consigliere regionale, che ha sottolineato con calore la necessità che sia la città intera, nella sua strategia generale, ad adeguare strutture e funzioni alla garanzia dei diritti delle persone disabili, e di Marino Lupi, che, come genitore e tutore, ha rivendicato, a nome del figlio venticinquenne, il diritto a decidere il dove e il come vivere, ha concluso i lavori Stefano Cecconi, responsabile nazionale politiche della salute della CGIL, richiamando anche la lettera del Presidente Rossi, che evidenzia “la necessità di riprendere la discussione, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, operatori amministratori e politici” sugli obiettivi da realizzare con le risorse disponibili, considerando come sia necessaria di una pluralità di strumenti per dare risposte efficaci di diritti delle persone disabili.

Erano presenti al Convegno, tra le numerose personalità, anche Brenda Barnini, sindaco di Empoli, Nedo Mennuti, direttore, e Rossella Boldrini, responsabile dei servizi sociali della Società della salute.

Ora il manifesto è stato presentato. Continuano anche oggi le adesioni al manifesto (per aderire manda una mail di adesione all'email: eoranonmirinchiudere@gmail.com) anche oggi e sono ormai parecchie centinaia che insieme alle decine di migliaia di  contatti avuti dalla pagina facebook (https://www.facebook.com/eoranonmirinchiudere/?ref=aymt_homepage_panel) contribuiscono a creare un movimento di popolo, di donne e di uomini che si sono messe al fianco di questi figli più deboli per il loro riconsocimento legittimo a scegliere la loro vita e dove e come vivere.

Questo è solo il primo passo

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